Descrizione
Si tratta di un fungo parassita che si sviluppa, per parte del suo ciclo vitale, all’interno di un insetto, da cui il nome cinese di “verme d’inverno, erba d’estate”. Un tempo era un fungo molto raro e costoso, riservato esclusivamente agli imperatori cinesi. A quell’epoca veniva raccolto unicamente durante l’estate nelle praterie dell’altopiano tibetano ad una altitudine di 5.000 metri.
Da pochi anni è stata scoperta la coltivazione in substrato, quest’ ultimo contenente una grande quantità di proteine, con conseguente aumento della produzione che conferisce al fungo tutte le sue componenti attive. Oggi si ritiene che il Cordyceps abbia un rapporto simbiotico con le larve che lo ospitano ed è possibile che beneficino del suo effetto rivitalizzante come molti animali che si nutrono di questo fungo.
Azione terapeutica secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC)
Sebbene il fungo fosse conosciuto per le sue proprietà rivitalizzanti dai pastori nomadi del Tibet da tempo immemorabile, non fu incluso nella farmacopea della MTC fino al 200 a.C. Era considerato un fungo molto prezioso avente proprietà anti-invecchiamento. In MTC si riteneva stimolasse il rene e, conseguentemente, agisse contro la senilità. Esalta lo “Shen” (spirito) migliorando tutto ciò che riguarda l’orecchio (tinnito), le articolazioni, le ossa (osteoporosi), problemi renali, genito-urinari, disfunzione sessuale e la fertilità. È anche in grado di agire recuperando lo Jing-Qi o energia ancestrale.
In MTC, i “movimenti” dei reni e dei polmoni sono strettamente correlati: il polmone È la “madre” del rene e quindi il Cordyceps è utilizzato anche per problemi respiratori.
Principali componenti attivi dellíestratto del micelio
I più importanti sono:
- polisaccaridi: 33 % (dei quali il 24,6 % betaglucani)
- acido cordiceptico (D-mannitolo): 13 %
- cordicepina (deossiadenosina, nucleoside): 1 % ergosterolo, un precursore della vitamina D che ha dimostrato la sua azione antiangiogenica
- steroli