Cannabis legale Torino

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Il canapulo è la parte legnosa dello stelo della canapa che unita ad acqua e calce, crea un materiale naturale che può essere usato in bioedilizia: dal bio-mattone alla miscela per il riempimento delle pareti, passando per massetti, isolanti per tetto e il pavimento, intonaco grosso e quello di finitura. Come materiale ha cominciato a diffondersi nell’edilizia nei primi anni ’90 e si presta a diverse applicazioni: domestiche, commerciali e industriali. Il bio-composito elimina infatti ogni forma di ponte termico isolando completamente la struttura, le costruzioni in canapa e calce hanno dimostrato di essere a tenuta d’aria, evitando così ogni perdita di calore dall’interno. Inoltre, grazie alla capacità del canapulo di assorbire elevate quantità di vapore acqueo, i muri ed i pavimenti di un edificio a canapa e calce possono “respirare” assorbendo l’umidità e successivamente rilasciandola attraverso l’evaporazione. Questa caratteristica evita lo sviluppo di umidità ed il relativo deterioramento all’interno del materiale favorendo la riduzione del livello di umidità all’interno dell’edificio. L’effetto complessivo è un ambiente più salubre e naturale, che necessità di un minore utilizzo di riscaldamento in inverno e di raffreddamento in estate, abbattendo in questo modo le spese energetiche. Ha inoltre ottime capacità per quanto riguarda l’isolamento acustico, di resistenza agli incendi senza l’aggiunta di sostanze tossiche ritardanti di fiamma e di protezione dalle infestazioni.

Parlando di bioedilizia si potrebbe ricordare come l’edilizia tradizionale incida per il 30/40% sulle emissioni totali di CO2 e come invece tutta la filiera di produzione di calce e canapa sia carbon negative, cioè tolga più CO2 dall’ambiente di quanta ne verrebbe immessa lavorandola.

Si stima che una tonnellata di canapa secca possa sequestrare 325 kg di CO2. L’università di Bath ha calcolato che al netto delle emissioni di trasporto e lavorazione, un metro quadro di muratura in canapa e calce ha sequestrato 35 chilogrammi di CO2.

Va assolutamente ricordato che si tratta di materiali bio-degradabili, che alla fine del loro “ciclo vitale”, possono essere riutilizzati semplicemente re-impastandoli per ricreare nuovi mattoni!

1 – RESISTENZA

La canapa è una pianta estremamente resistente, infatti cresce senza dover usare fertilizzanti, pesticidi o erbicidi e bonificare il terreno. La sua crescita così fitta annulla lo sviluppo di specie erbivore infestanti.

 

2 – PROPRIETA’ SANATORIE

La canapa inoltre è ottima anche da coltivare su terreni ammalorati: infatti, è in grado di assorbire zinco e mercurio, sostanze inquinanti, quindi istituire delle piantagioni di canapa potrebbe consentire di bonificare anche terreni che altrimenti non potrebbero essere utilizzati favorendone inoltre una migliore ossigenazione.

3 – PURIFICAZIONE DELL’ARIA

Fra gli altri innumerevoli vantaggi la canapa sottrae CO2 dall’atmosfera e ossigena i terreni. Vale anche la pena di evidenziare che in fase di crescita la canapa assorbe quattro volte la quantità di anidride carbonica immagazzinata mediamente dagli alberi.

 

4 – TRASPIRANTE

In tutti i suoi utilizzi la canapa si è dimostrata un materiale altamente traspirante, permettendo così all’involucro di “respirare”, assicurando così un elevato grado di salubrità dell’aria e riducendo la formazione di muffe e danni da umidità.

 

5 – ECOSOSTENIBILE

Al contrario di quanto avviene normalmente nel settore edile, energivoro, la filiera produttiva di canapa e calce sottrae più biossido di carbonio dall’ambiente rapportata a tradizionali materiali edili. Infine la velocità di crescita della canapa favorisce la sua reperibilità in tempi brevi.

 

Questi sono solo 5 dei principali benefici di questo straordinario materiale, che ci consente di costruire in modo etico a beneficio della nostra salute e dell’ambiente.