L’aromaterapia può essere considerata un ramo della fitoterapia che usa gli oli essenziali, ossia le sostanze volatili e fortemente odoranti delle piante Gli oli vengono estratti di solito tramite distillazione in corrente di vapore, che una volta raffreddato consente la separazione dell’olio essenziale dall’acqua; nel caso dei frutti del genere citrus si utilizza anche la spremitura a freddo. Gli oli essenziali sono contenuti in strutture specifiche all’interno di vari organi della pianta. Tra gli organi dai quali si possono ottenere oli essenziali troviamo: foglie, fiori, petali, corteccia, legno, semi, pericarpi, radici.
L’aromaterapia è ad oggi considerata una pratica olistica che agisce su processi fisici, mentali e spirituali. Attraverso la percezione degli odori si coinvolgono la sfera dell’emotività, la memoria, la sensibilità e tutte le aree cognitive correlate, oltre al sistema endocrino e quello immunitario.
Il trattamento del corpo mediante oli aromatici risale almeno al 2000 a.C. Nella Bibbia, è citato l’uso di piante medicinali e di essenze, sia a scopi religiosi che per la cura di malattie. Nel Medioevo, i profumieri si distinsero grazie alle proprietà antisettiche di tutti gli oli essenziali. Durante il XIX secolo, i chimici intrapresero la produzione artificiale di oli essenziali, utili come profumi. I risultati terapeutici conseguiti grazie agli oli essenziali dissiparono l’interesse per i trattamenti naturali fino al XX secolo, periodo in cui si rinnovò l’interesse per la natura e le sue e potenzialità intrinseche. Tra le cosiddette terapie complementari, l’aromaterapia è una delle più conosciute e in ascesa in tutto il mondo. Il suo valore terapeutico è sempre più apprezzato da ricercatori e medici.